In un’Italia di contratti
precari, il neolaureato Diego Vicedomini lavora come shampista e cameriere. Dopo centinaia di curriculum inviati e pochi colloqui sembra aver perso le
speranze di trovare un’occupazione sicura. Le cose cambiano quando gli si
presenta l’opportunità di lavorare per un tour operator nei Caraibi. In un
biglietto di sola andata c’è l’occasione di dare una svolta alla sua vita ma non
sa che un altro destino lo aspetta. Davanti ad un bivio si decide sempre
l’inizio o la fine di tutto.Questo libro è nato dopo un viaggio in Venezuela e
a Panama. Alcune scene le ho prese da alcune esperienze di vita. Come il lancio
del pollo congelato contro il muro di quando lavoravo nei villaggi turistici o
le mani bruciate dai piatti roventi di quando lavoravo come cameriere in un
ristorante londinese. Ancor prima di scrivere questo libro avevo già in mente
il finale.
👏👏👏
Sono nato a Milano nel 1976 e
cresciuto nella felicità degli anni Ottanta, quelli delle BMX, dei ghiaccioli a
duecento lire e delle sbucciature curate con il mercurio cromo. Un freddo
inverno del duemila iniziai a prendere la scrittura sul serio. Ero uno studente
universitario scanzonato e sognatore. Una mattina, seduto nell’ultima fila di
panche di un’aula, aspettavo l’inizio di una lezione. Iniziai a scrivere sul
quaderno degli appunti la scena di uno studente che si svegliava e usciva di
casa per andare a sostenere un esame all’università. Ancora non lo sapevo ma
era l’inizio di “Dentro me”. Nei giorni seguenti continuai a scrivere di getto
scene, situazioni, dialoghi, relazioni, inventavo personaggi, aggiungevo note.
Per settimane scrissi a penna su quel quadernone come un forsennato poi passai
a una pesante macchina da scrivere Olivetti elettrica dei miei genitori, infine
al computer. Scrivevo più racconti insieme. Inviavo i miei manoscritti ai
concorsi letterari e alle case editrici nonostante i numerosi rifiuti. Ogni
settimana ero alle Poste. “Ancora qua stai?” mi dicevano. Ormai mi conoscevano
tutti. Eppure da quella mattina all’università non ho mai smesso di credere un
attimo in quello che facevo.
Scrivo quello che vedo, che sento, che ho vissuto. Non riuscirei mai a
inventarmi di sana pianta una storia o una situazione. C’è sempre un po’ di me
nei personaggi. Le mie sono storie semplici, plausibili, fatte di persone normali.
Cose che sono vicine a me, che mi sono accadute veramente o vorrei mi fossero
accadute. Amo viaggiare,
gioco a tennis e pratico aikido. Da dieci
anni vivo a Dublino. Con PAV Edizioni ho pubblicato “Dentro me” (2016) e
“L’ultimo libera tutti” (2018).
Contatti:
👏👏👏
Primo libro edito con la PAV Edizioni:
Milano, fine anni Novanta. Andrea è uno studente
universitario a pochi esami dalla laurea. Ricco di famiglia, figlio di genitori
separati. La madre lo vorrebbe avvocato da inserire nella Veneto-bene, il padre
lo vorrebbe solo felice. Andrea invece non sa che fare della sua vita. Pigro,
privo di iniziativa, aspetta che le cose accadano e che il destino decida per
lui. Ha un grande amico, Loris, che è il suo opposto: entusiasta e con uno
senso critico verso la societá. La differenza di caratteri rafforzerà la loro
amicizia. L’incontro con tre donne, poi, e il riavvicinamento con il padre lo
condurranno verso luoghi dove non avrebbe mai creduto di approdare. Questo romanzo ha subito tagli, revisioni, ha
visto diversi finali, ha preso diverse direzioni e per qualche tempo credevo
che fosse davvero finito. Invece non lo era mai e non sapevo se era dovuto al
fatto che avessi voglia di scrivere ancora o semplicemente non era giunto il
momento di concluderlo. La storia è rimasta ferma per mesi, i personaggi
immobili nei loro dialoghi e io non riuscivo più a prenderli per mano e
condurli per la loro strada. Poi, un giorno d’estate, mi accorsi che la strada
era lì, dove non avevo mai guardato. Mi sento di dire che questo romanzo è
venuto alla luce nel silenzio e quando l’ho visto pedalare sulla sua
biciclettina senza rotelle mi sono reso conto che il giorno in cui nacque era
nato da sempre.
👏👏👏