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MONICA SARACA

Buon pomeriggio a tutti, oggi vi voglio presentare una carissima amica nonché collega Monica Saraca. Prima di lasciarvi in sua compagnia, ci...

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giovedì 25 giugno 2020

Matteo Nepi

In un’Italia di contratti precari, il neolaureato Diego Vicedomini lavora come shampista e cameriere. Dopo centinaia di curriculum inviati e pochi colloqui sembra aver perso le speranze di trovare un’occupazione sicura. Le cose cambiano quando gli si presenta l’opportunità di lavorare per un tour operator nei Caraibi. In un biglietto di sola andata c’è l’occasione di dare una svolta alla sua vita ma non sa che un altro destino lo aspetta. Davanti ad un bivio si decide sempre l’inizio o la fine di tutto.Questo libro è nato dopo un viaggio in Venezuela e a Panama. Alcune scene le ho prese da alcune esperienze di vita. Come il lancio del pollo congelato contro il muro di quando lavoravo nei villaggi turistici o le mani bruciate dai piatti roventi di quando lavoravo come cameriere in un ristorante londinese. Ancor prima di scrivere questo libro avevo già in mente il finale.

 

👏👏👏 



Sono nato a Milano nel 1976 e cresciuto nella felicità degli anni Ottanta, quelli delle BMX, dei ghiaccioli a duecento lire e delle sbucciature curate con il mercurio cromo. Un freddo inverno del duemila iniziai a prendere la scrittura sul serio. Ero uno studente universitario scanzonato e sognatore. Una mattina, seduto nell’ultima fila di panche di un’aula, aspettavo l’inizio di una lezione. Iniziai a scrivere sul quaderno degli appunti la scena di uno studente che si svegliava e usciva di casa per andare a sostenere un esame all’università. Ancora non lo sapevo ma era l’inizio di “Dentro me”. Nei giorni seguenti continuai a scrivere di getto scene, situazioni, dialoghi, relazioni, inventavo personaggi, aggiungevo note. Per settimane scrissi a penna su quel quadernone come un forsennato poi passai a una pesante macchina da scrivere Olivetti elettrica dei miei genitori, infine al computer. Scrivevo più racconti insieme. Inviavo i miei manoscritti ai concorsi letterari e alle case editrici nonostante i numerosi rifiuti. Ogni settimana ero alle Poste. “Ancora qua stai?” mi dicevano. Ormai mi conoscevano tutti. Eppure da quella mattina all’università non ho mai smesso di credere un attimo in quello che facevo.
Scrivo quello che vedo, che sento, che ho vissuto. Non riuscirei mai a inventarmi di sana pianta una storia o una situazione. C’è sempre un po’ di me nei personaggi. Le mie sono storie semplici, plausibili, fatte di persone normali. Cose che sono vicine a me, che mi sono accadute veramente o vorrei mi fossero accadute. Amo viaggiare, gioco a tennis e pratico aikido. Da dieci anni vivo a Dublino. Con PAV Edizioni ho pubblicato “Dentro me” (2016) e “L’ultimo libera tutti” (2018).
Contatti:


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  Primo libro edito con la PAV Edizioni:
Milano, fine anni Novanta. Andrea è uno studente universitario a pochi esami dalla laurea. Ricco di famiglia, figlio di genitori separati. La madre lo vorrebbe avvocato da inserire nella Veneto-bene, il padre lo vorrebbe solo felice. Andrea invece non sa che fare della sua vita. Pigro, privo di iniziativa, aspetta che le cose accadano e che il destino decida per lui. Ha un grande amico, Loris, che è il suo opposto: entusiasta e con uno senso critico verso la societá. La differenza di caratteri rafforzerà la loro amicizia. L’incontro con tre donne, poi, e il riavvicinamento con il padre lo condurranno verso luoghi dove non avrebbe mai creduto di approdare.  Questo romanzo ha subito tagli, revisioni, ha visto diversi finali, ha preso diverse direzioni e per qualche tempo credevo che fosse davvero finito. Invece non lo era mai e non sapevo se era dovuto al fatto che avessi voglia di scrivere ancora o semplicemente non era giunto il momento di concluderlo. La storia è rimasta ferma per mesi, i personaggi immobili nei loro dialoghi e io non riuscivo più a prenderli per mano e condurli per la loro strada. Poi, un giorno d’estate, mi accorsi che la strada era lì, dove non avevo mai guardato. Mi sento di dire che questo romanzo è venuto alla luce nel silenzio e quando l’ho visto pedalare sulla sua biciclettina senza rotelle mi sono reso conto che il giorno in cui nacque era nato da sempre.
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giovedì 18 giugno 2020

Federico Lorenzi


Vittorio è un uomo che ne ha passate tante. Una vita sregolata, triste, buia, destinata al freddo; ma non solo quello climatico, anche quello della sua anima. Conserva tanti ricordi, e tanto amore per una persona che lo ha lasciato troppo presto e per la quale lui ancora paga il debito. Perché il destino, quello malsano, quello cattivo, si è attaccato con le unghie e con i denti a tutto quello che Vittorio aveva: una moglie, una casa e una vita felice. 
Adesso è un clochard, che vive la sua vita appesa agli insulti dei passanti, ai pochi centesimi che riesce a racimolare durante le giornate di ozio, proprio quelli che servono per sfamarsi. Ma nonostante i suoi due “compagni di avventura”, la sera, gli incubi, tornano a fargli visita. 
Dotato di un grande spirito, sopravvive con tutte queste piccole cose, che insieme, creano il suo mondo e le sue esperienze. Incontrerà un tipo stravagante che tenterà di rispondere ai suoi pensieri. Ma chi è veramente quest’uomo? Insomma, Vittorio, ci porterà in un mondo colmo di ricordi, di ferite ma anche di amore e sofferenze. Lui, è tutto questo: è quella persona che nonostante tutto, si appiglia per non affogare in quello che è il suo tumultuoso percorso, chiamato vita.
Biografia:
Federico Lorenzi è nato a Grosseto il 21 luglio 1990, è un parrucchiere e nel tempo libero, scrive. Ha partecipato al corso di scrittura creativa, RANIERI, in sede RAI a Roma. Attraverso il circuito Self-Publishing, YouCanPrint, ha pubblicato il suo primo romanzo, "Resta ancora un po'" e successivamente, tramite una piccola casa editrice, SensoInverso Edizioni, pubblica "Penelope". Nel gennaio 2020 "Il cleptomane di sogni con PAV Edizioni. Nel corso degli anni ha pubblicato in antologie, racconti (come "Mareda" e "Parlami d'amore") e poesie come, ad esempio, "Sogno" tramite Aletti Editore, posizionandosi tra i primi 100 finalisti su oltre 1500 poesie.
Sempre con Aletti Editore ha partecipato al festival internazionale "Il Federiciano 2019" entrando nella ristretta rosa dei finalisti. Insieme ad Alessandro Bigozzi, che ha messo voce e produzione musicale, ha scritto il testo di "I miei classici ideali" (uscita prevista per l'autunno 2020).

Contatti: 


Istagram: federico_lorenzi_writer


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mercoledì 10 giugno 2020

Marco Arcangeli







Marco Arcangeli, classe 1988, nato e cresciuto a Torino, lavora a Reggio Emilia e vive a Parma. Laureato in ingnegneria, scrive da sempre - spesso in metafora - traendo le vicende dalla propria vita privata. Questo primo romanzo breve ne è un esempio, nato dalla necessità di mettere nero su bianco una storia scritta nel modo più onesto possibile. Perchè tutti abbiamo una storia da raccontare, anche se, in prima battuta, non ce ne rendiamo conto.



Contatti:

Link all'acquisto tramite il sito di PAV Edizioni:

Sito web (in cui si possono leggere degli estratti):

Instagram:

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Sinossi:

Isolato è un mulo testardo. Come tutti i muli, del resto. Orfano dalla nascita, la solitudine è l'unica figura che l'accompagna fino a quando non conosce il padrone, un uomo dal "buffo cappello in testa da cui spiccava una piuma marrone bella dritta". 
Assieme, affiorano in lui tutti quei sentimenti negati dal fato e, in breve tempo, diventa l'unica vera persona su cui poter contare. Scoprendo il calore della fiducia, però, si rende conto anche di quanto sia facile perderla. E in quel momento, di nuovo solo, decide di reagire.
Durante il suo percorso, tra alti e bassi, si imbatte in un ragazzino, a prima vista motlo diverso dal padrone. Ma sarà poi davvero così?
Un racconto personale di un mulo, della sua solitudine e della sua battaglia; tra sofferenze, ricordi e piccoli momenti di felicità, questo cammino tra le montagne alpine in tempo di guerra lo porterà a farsi delle domande e a capire che l'aiuto è qualcosa di spontaneo, perchè, con la persona giusta al nostro fianco, l'esserci non dev'essere neanche chiesto. Qualunque sia il cammino, nessuno potrà mai farcela da solo.


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