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MONICA SARACA

Buon pomeriggio a tutti, oggi vi voglio presentare una carissima amica nonché collega Monica Saraca. Prima di lasciarvi in sua compagnia, ci...

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lunedì 2 settembre 2019

Credere in se stessi!

Questa volta non mi accontenterò di trovare un qualsiasi lavoro, farò carte false per inseguire i miei sogni!
Dopo quindici anni di lavoro presso il SSN, mi ritrovo senza lavoro e in cerca di un impiego. Cosa farò? Questo ancora non lo so, ma una cosa è certa: lotterò con tutte le mie forze per trovare un lavoro che mi appaghi e mi faccia star bene con me stessa.
Sto cercando fra i corsi della Regione Lazio, un corso per approfondire la mia conoscenza sul Web Design. Il problema è che sono tutti a pagamento 😔 con costi intorno ai 2000 €. Ma non mi arrendo!
Un caro amico di famiglia, mi insegnò a creare siti web nel lontano 2002, ed ero anche bravina. Ho lavorato con lui due anni circa, portando a casa le mie soddisfazioni. Con il tempo, è cambiato il sistema di editing e anche i programmi si sono evoluti; troviamo programmi già impostati, molto intuitivi come Wordpress. Io personalmente, con una giornata ho imparato ad usare Wordpress, in tutte le sue parti, sperando che in futuro mi possa servire!
Adoro il mondo informatico e spero di poterci lavorare un giorno... mi impegnerò affinchè questo sia possibile!
Quindi, credete in voi stessi e nella vostre potenzialità e inseguite sempre i vostri sogni!
A presto 👊

                                                                                         Eka

sabato 3 agosto 2019

Il mio primo libro a otto anni - Il Paese delle Nuvole

Hola!
Come vi stavo raccontando nel post "All'Asilo da Stella", iniziai proprio in questo luogo a dare spazio alla mia immaginazione. Credo di aver iniziato molto presto a raccontare storie, forse intorno agli otto anni, anche perchè in quel periodo, in attesa che nascesse mia sorella, scrissi il mio primo libro con l'aiuto di mia cugina di secondo grado, Cristina. Era l'estate del 1985 ed io e la mia famiglia eravamo in vacanza vicino Verona, ospiti dagli Zii di mio padre. Nonostante Cri fosse molto più grande di me, mostrava una tale pazienza nell'ascoltarmi, e fu proprio lei ad insistere che scrivessimo questo libro. Me la ricordo, malgrado siano passati trentaquattro lunghi anni, seduta alla scrivania con le dita sui tasti di una vecchia macchina per scrivere. Con il suo sorriso compiacente di una estrema dolcezza, ascoltava il mio racconto con estrema attenzione e scriveva con premura ogni singola parola. Mi disse di creare due illustrazioni che avremmo poi allegato al libricino, così, presi i miei colori e disegnai...





giovedì 1 agosto 2019

All'Asilo da Stella

Ciao a tutti,
come promesso vi racconterò un pezzo della mia vita.
Vi ho già detto che mia madre era una maestra? Credo di sì! E bene, quando vinse il concorso per lavorare negli Asili Nido, io ero molto piccola e dal momento che anche mio padre lavorava tutto il giorno, i miei genitori furono costretti a iscrivermi presso un Asilo privato che fungeva da pre e post scuola. Così, dalle 7 fino alle 17 circa, vivevo in questo "mondo" pieno di bambini di ogni età. Ovviamente non ho ricordi del periodo pre-scolastico, ma ricordo benissimo gli anni trascorsi dai 6 anni fino ai 10. Dopo le cinque ore passate a scuola, la signorina di turno o la titolare dell'Asilo, Stella, ci veniva a prendere all'uscita, e tutti in insieme, fila per due come soldatini, marciavamo sulla strada che ci avrebbe riportato al dopo-scuola. I più grandi aiutavano a sistemare la sala da pranzo, organizzando sedie e tavoli e apparecchiando la tavola. I più piccoli invece, erano disposti in fila nel corridoio, in attesa del proprio turno al lavandino. Quando tutti erano pronti e correlati di apposito bavaglino (ogni bambino sotto ai 6 anni), le signorine, portavano le pietanze avanti e indietro dalla cucina, e quando ognuno aveva avuto il suo, si cominciava la "pappatoia". Riesco a sentire ancora, nonostante il tempo trascorso, il "tac" del cucchiaio di ferro sul piatto di plastica e il "tuc-tuc", del bicchiere che sbatteva sul tavolo in segno di:
"Ho finito l'acqua! Signorina!", e la maestra più vicina, rimboccava subito il boccale, poi il successivo, poi quello dopo e così via. Terminato il banchetto, cominciava il ronzio delle voci, che però terminava con lo sgombro delle vettovaglie e con il trenino verso il bagno, per fare la pipì. qui veniva fatta la divisione per età: i bambini da 0 a 3 anni, venivano messi sui passeggini e portati nel corridoio per la ninna; i bambini dai 4 ai 6, venivano fatti sedere intorno ai tavoli, "mani conserte e testa sul tavolino", in silenzio ovviamente, perché anche loro in qualche modo dovevano riposare. I più grandicelli, quelli che frequentavano le elementari e oltre, venivano portati nella stanza più a nord dell'istituto per svolgere i compiti assegnati. La cosa straordinaria che ricordo con molto affetto è la condivisione e la solidarietà che regnava tra noi bambini. Si bisticciava di continuo, ma se qualcuno aveva bisogno, anche fosse un aiuto per i compiti, si stava tutti lì impegnati nel risolvere il problema. Eravamo come una grande famiglia, che condivideva spazi e giochi con estrema semplicità e armonia. Nessuno veniva "abbandonato" e nessuno rimaneva fuori dal gioco perché ciascuno di noi, trovava il modo di convincere lui o gli altri a reintegrarlo. Questa era la mia Ohana (famiglia) e lo è stata fino ai miei 10 anni di vita e devo ringraziare i miei Genitori e la fantastica proprietaria dell'Asilo, di nome Stella, perché mi hanno dato la possibilità di conoscere tante persone diverse di età, sesso, religione e ceto sociale e anche per avermi insegnato che siamo tutti uguali, esserei umani che vivono e muoiono sotto lo stesso tetto e che grazie alle proprie differenze, da me chiamate caratteristiche personali o qualità, popoliamo questo meraviglioso mondo e lo adorniamo con le nostre virtù. 
In questo meraviglioso microcosmo ho iniziato a raccontare storie per intrattenere i miei compagni e per passare il tempo nei momenti di "silenzio"pomeridiano all'interno dell'Asilo.
Per il momento è tutto...a presto.
Eka Erika

lunedì 29 luglio 2019

Salve a tutti

Salve a tutti,
mi chiamo Erika, sono nata a Roma 43 anni fa. Ho conseguito il diploma di Maturità Magistrale perché fin da bambina il mio sogno era quello di fare la maestra come mia madre.
Gli eventi della vita mi hanno portato a fare altro, anche per mia scelta, e così dopo numerosi lavori al servizio e contatto con il pubblico, mi sono trovata a lavorare come centralinista per il Servizio Sanitario Nazionale. Questo fino a qualche giorno fa, perché a causa di cambio appalto, sono stata costretta a rifiutare il passaggio con la Società entrante, in quanto non mi dava la stessa sicurezza e modalità lavorativa della vecchia Cooperativa in cui lavoravo da ben 15 anni. Così ho detto a me stessa: "Erika, forse è un segnale di cambiamento. Avrai più tempo da dedicare alla scrittura e di farti conoscere come scrittrice emergente".
Ed eccomi qua a creare un blog sul mio primo Romanzo, attraverso il quale mi conoscerete, e sul quale vi racconterò cosa mi ha spinto a scrivere questo mio libro.
La prima presentazione è stata fatta. Lieta di avervi conosciuti.
A presto
Eka Erika