sabato 24 ottobre 2020
24.10.2018
domenica 11 ottobre 2020
11.10.1998
martedì 6 ottobre 2020
06.10.2000
martedì 8 settembre 2020
Diversità?
Se fossimo trasparenti, o meglio, se potessimo vedere cosa c’è dentro ognuno di noi, ci accorgeremmo di avere lo stesso numero di organi, disposti in egual modo.
Se dentro siamo uguali, perché non possiamo esserlo anche fuori? Quello che noi giudichiamo diverso, alieno, in modo dispregiativo, è solamente una proiezione di noi stessi, con capelli, occhi di colore diversi e pelle più o meno chiara. Niente di più. Entrambi, dotati di un cuore per amare e un cervello per pensare.
Quindi, se vogliamo, a conti fatti, abbiamo più cose simili che diverse, e allora perché farci guerra?
Se si ha il problema nel vedere due donne o due uomini che si baciano, basta voltarsi dall’altra parte; il problema eventualmente è nostro perché non ci aggrada, non il loro.
L’amore non ha forme, genere, è qualcosa d’incondizionato, immenso e credo che ognuno di noi, abbia il diritto di provarlo e manifestarlo.
Questo vale anche per il colore della pelle.
C’è la pelle bianca, nera, gialla, rossa, e se abbiamo studiato, sappiamo bene che questo è dato da tanti fattori, tra cui l’adattamento agli agenti atmosferici, quindi perché giudicare una buona e l’altra no? Non abbiamo forse tutti, uno strato di epidermide che copre il nostro corpo?
Chi siamo noi per giudicare o per stabilire se una cosa è meglio di un'altra o qual'è la religione più giusta? Viviamo in base alle nostre preferenze e alle nostre idee, senza schiacciare quelle degli altri, accettando consigli e opinioni divergenti, rispettando l'altrui e la nostra stessa Unicità di essere umano.
venerdì 28 agosto 2020
Zio Roberto
Ben trovati!
Otto giorni fa, è venuta a mancare una persona a cui volevo molto bene.
Nonostante non fosse un parente diretto, ma il cugino di mio suocero, avevo con lui un bel rapporto di amicizia.
Più vecchio di me di almeno quarant’anni, che quando mi disse la sua età, lo costrinsi a farmi vedere la carta d’identità perché pensavo a uno sei suoi scherzi. Animo buono e sincero, Roberto, era una persona piacevole, ironica, che riusciva a trasmettere serenità e pace, con il suono delle sue parole e con il suo simpatico sorriso.
Parlavamo di tutto; dalla politica ai film d’azione, dalla religione al primo uomo sulla Luna.
Era persino un mio fan; gli piaceva il mio modo di scrivere e amava la mia capacità di descrivere quei sentimenti più difficili da esternare, persino a se stessi (parole sue).
Mi fece un milione di domande quel giorno di giugno che mi venne a trovare. Avevo timore della sua visita perché il lockdown era appena finito; si ricominciava da poco a uscire, e si temeva di essere “toccati”, o contagiati dalle persone, così, si evitava di incontrare gente.
Io ero una di quelle persone, paurose per sé, e di poter a mia volta, contagiare altri.
Alla fine, mi feci coraggio, spinta anche dal fatto che Roberto mi disse di voler passare per fare una saluto e avere una dedica sulla copia del mio libro “Tu, Signora Aquilone”.
Beh, fu un bel gesto da parte sua, e non scontato, né doveroso. Il mio libro gli era davvero piaciuto, e lo percepivo nella curiosità delle sue domande.
Mi riempì di complimenti quel giorno, dicendomi che ero una bella persona, una donna forte, genuina e che avevo una grande fortuna: quella di avere accanto un brav’uomo che mi volesse davvero bene e di aver formato con lui, una bella famiglia. Me la meritavo e dovevo difenderla con i denti se fosse stato necessario. Non capii da cosa nascessero le sue parole e così chiesi a lui da cosa deducesse tutto questo, e Roberto mi rispose:
“Basta guardare tuo figlio per capire. E’ un bravo ragazzo, educato e soprattutto…felice e sereno”.
Allora capii.
Mi incoraggiò moltissimo; nei sogni, nei miei progetti, e addirittura mi disse che grazie al mio spirito e alla mia solarità, avrei potuto fare qualsiasi cosa nella vita, a patto di non cambiare mai, di preservare la cosa più importante che avessi. Il mio Cuore.
Oggi comprendo il perché di quella visita e delle sue parole.
Credo che sapesse di essere malato e sentiva che stavolta, non ce l’avrebbe fatta e nonostante tutto, era sereno, in pace con sé stesso.
Da quel che so’, fece un giro di amici e parenti prima di essere ricoverato in ospedale, forse per dare loro un ultimo saluto.
Mi mancherà.
Preserverò un bellissimo ricordo di lui e della sua stupenda persona, sperando un giorno di poterci rincontrare, per una spassosa chiacchierata tra amici.
Buon viaggio Zio Roberto.
Eka
giovedì 20 agosto 2020
20.08.1999
mercoledì 19 agosto 2020
Un anticipo del mio nuovo Romanzo...
"IL SENTIMENTO PIU' FORTE E PIU' ANTICO DELL'ANIMO UMANO E' LA PAURA, E LA PAURA PIU' GRANDE E' QUELLA DELL'IGNOTO".
Cit. H.P.Lovercraft
Sinossi
Gemma ha solo tredici anni, eppure è costretta a vivere una vita piena di responsabilità e difficoltà.
Crescere senza un padre, con una madre lontana e una nonna austera e rigida, non è certo il massimo della felicità, ma Gemma nonostante tutto, riece a vedere il bello in ogni cosa e a godere di ciò che ha, insieme alle persone buone che la circondano.
Imparerà presto che la cattiveria esiste, che il male dimora nell'essere umano.
Eka
Post in Evidenza
COMIX PARK GUIDONIA 12-13-14 APRILE 2024
Grazie all'organizzazione del grande Giuliano Mazzitelli che ci tengo a ringraziare personalmente per lo straordinario lavoro, ho par...
-
REGALA LA TUA ASSENZA A CHI NON DÀ VALORE ALLA TUA PRESENZA… Questa frase mi appartiene da sempre… Nella vita ho creduto di far parte di ...
-
Vi presento il mio nuovo lavoro tutto dedicato alla Fantascienza... MDX-2282 E' una trilogia di libri, due dei quali già in vendita su A...
-
Buon pomeriggio a tutti, oggi vi voglio presentare una carissima amica nonché collega Monica Saraca. Prima di lasciarvi in sua compagnia, ci...